Ludovico Ariosto Orlando Furioso Venezia, Valgrisi, 1603

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Orlando furioso Venezia, Valgrisi, 1603 legatura in piena pergamena XX sec. con titolo in oro al dorso e 5 nervi con fregi floreali in 4° antico, pag. (16), 654, (34) titolo in elegante bordura con ritratto dell'autore e impresa tipografica, bordura xilografica per gli argomenti, iniziali, fregi e 51(46 in apertura dei canti del poema e 5 per i canti successivi) belle incisioni xilografiche a piena pagina, I cinque canti con proprio frontespizio ed impresa sono impressi da Nicol Moretti, presenti fioriture alle pagine, leggermente corto il taglio superiore delle prime pagine ma che non interessa il testo, una delle incisioni (canto nono, pag.79) presenta un taglio in diagonale con restauro antico che non compromette la visione dell incisione, a pag. 185 al verso 26 lieve cancellatura e macchia, a pag. 320,340 piccolo rinforzo al taglio delle pag. che non interessa il testo, presenti rari segni a pennino, complessivamente condizioni generali buone vedesi immagini. Valgrisi pubblicò il suo primo Furioso nel 1556 sfidando il rivale Giolito de' Ferrari l'edizione di Valgrisi divenne subito molto popolare e la sua tipografia stampò più edizioni del Furioso di qualsiasi altra con la sola eccezione del Giolittiana che ne produsse ben diciassette fino al 1587. Ruscelli iniziò a lavorare alla sua nuova edizione dell'Orlando Furioso tra il 1552 e il 1553 basandosi sul edizione stampata da Giolito nel 1552, rivista alla luce di precedenti edizioni degli anni Trenta e di alcune correzioni autografe ricevute, a suo dire, dal fratello dell'Ariosto, Galasso; nel 1565 Valgrisi e Ruscelli decidono di aggiungere anche i celebri Cinque Canti finali del poema, nonché delle allegorie in prosa e le argomentazioni di Luigi Groto d'Adria (1541-1585). Le 51 illustrazioni xilografiche sono state variamente attribuite al pittore ferrarese Dosso Dossi (1480-1542) o a suo fratello Battista Dossi (1517-1548); inoltre Valgrisi introduce nelle incisioni carte geografiche come sfondo delle molteplici trame del poema e come raffigurazione di quello spazio geografico che Ariosto amplia continuamente nel poema del Furioso.