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Libreria Antiquaria Britannico
Dott. Trivella Andrea
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Pietro Giannone Istoria Civile del Regno di Napoli in Venezia presso G. Pasquali 1766 quattro vol. rilegati in due in mezzapercallina con piatti marmorizzati inizio XIX sec. con titolo in oro al dorso, in 4°, pag. vol. 1° ritratto inciso in antiporta opera di Baratti, e a pag. 131 incisione raffigurante medaglie, pag. 15n.n, 411- vol2° pag. 2,452 (lieve alone marginale al frontespizio e alle prime due pag.) – vol. 3° pag. 2,439- vol. 4° pag. VIII,511 presenti alcuni errori di numerazione ad alcune pagine, edizione arricchita da note critiche, riflessioni, medaglie e molte correzioni apportate dall'autore, che non si trovano nelle tre edizioni precedenti, complessivamente buone-ottime condizioni. Argomenti dei volumi:
Vol. 1°: in cui contiensi la Polizia del Regno sotto Romani, Goti, Greci, Longobardi.-Vol. 2°: La Polizia del Regno sotto Normanni e Svevi. - Vol. 3°: La Polizia del Regno sotto Angioini ed Aragonesi. - Vol. 4°: La Polizia del Regno sotto Austriaci.
Al presente si aggiunge l’Opere Postume di Pietro Giannone Napoli M.Lombardi ed. 1866 legature in 16°, pag. 535-503 contenenti tra i vari saggi la difesa della sua storia civile del Regno di Napoli con la sua Professione di fede, inedito del opuscolo della prima idea del Triregno
Nato ad Ischitella, vicino a Foggia, nel 1676, Pietro Giannone studia giurisprudenza a Napoli, manifestando anche interessi filosofici: conosce infatti le teorie di Cartesio, soprattutto attraverso la lettura di Malebranche, e quelle dei libertini, di Gassendi e di Locke. Costretto all'esilio a causa delle sue idee in materia religiosa, si reca prima a Vienna e in seguito a Ginevra, dove si converte al calvinismo. Attirato con un inganno in territorio piemontese, viene arrestato, e muore in carcere a Torino nel 1748. Giannone deve la sua fama all'Istoria civile del Regno di Napoli, tradotta in inglese, francese e tedesco, e ammirata da intellettuali come Voltaire, Gibbon e Montesquieu. Pubblicata nel 1723 in quattro volumi, l'opera ebbe enorme fortuna anche all'estero (Inghilterra, Francia e Germania), dove fu tradotta e studiata, mentre la Chiesa ne avversò le tesi ponendola nell'Indice dei libri proibiti e comminando al filosofo una scomunica, in seguito alla quale Giannone riparò all'estero.I temi trattati nell'opera, sviluppati intorno a precisi riferimenti giuridici, forniscono una lucida descrizione della situazione morale del Regno di Napoli, attribuendo le cause della situazione all'influenza negativa della Curia romana(Rif. int. Ist. Civile R. Napoli 1971 cura di Antonio Marongiu); Brunet (II, 1584): "La profession de foi de l'auteur ne se trouve pas dans tous les exemplaires de l'edition de 1755, publiée sous l'indication de Palmyra"; definita la "migliore edizione" da Benedetto Croce. rif. Graesse, III, 79; Lozzi, 2965.